mercoledì 7 settembre 2011

II Congresso Regione Sicilia CFC

II Congresso Regione Sicilia
Collegio Federativo di Cardiologia

I linguaggi del cuore tra arte, scienza e letteratura
Quali novità nel trattamento delle cardiovasculopatie?
Sicilia Cuore 2011 - CorMed 2011
Palermo, 6-8 ottobre 2011
giovedì 6
Patrocinio
Council for Cardiology Practice
European Society of Cardiology
ore 09 Mediterranean Workshop on
Quality in chronic heart failure care; taking the lead in the new NHS

Experiences and perspectives comparison
Il trattamento dello scompenso cardiaco cronico nei paesi del Mediterraneo.
La ricerca della qualità. Esperienze e prospettive a confronto

9.00 to 13.00
Open to all cardiologist clinicians, GPs, practice nurses, cardiovascular nurses, managers, pharmacists and commissioners
Introducing: G. F. Guida
Chairman: P.A. Siernes
Italy: Marcello Traina Greeck: Dimitrios Richter France: Patrick ASSYAG (Paris)
Discussants: Gaetano D’Alessandro, John Forte Jr, Gaia Giammarresi
Coffee break

Round table
The Italian point of view
How to search and achieve quality in heart failure care?

Chairmen member G. F. Guida
Discussants: P Di Pasquale ANMCO, C Fernandez ANCE, G Germanò CFC – SIC, C. Gugliotta Nursing-up,

ore 15.00
Prima sessione Cardiopatia ischemica e miocardiopatie
P Di Pasquale - N Sanfilippo
rischio cardiovascolare nella donna e strategie di controllo M. G. Vitrano
Sara Consagra G Di Silvestre, A Saladino
What a beautiful shift! Dalla cardiopatia ischemica allo scompenso cardiaco F M Sarullo
Salvatore Bonocore Ernesto Putignano
Cosa ci ha insegnati il COURAGE nel trattamento della cardiopatia ischemica D Di Vincenzo
Salvatore Micci A Schillaci Walter Guccione
lettura quali opportunità per ottimizzare la terapia farmacologica nella cardiopatia ischemica M Galderisi
C Di Giovanni A Barbera

Seconda sessione: attualità e patologie emergenti nelle cardiovasculopatie
M. Bono - N. di Giovanni
nuove opportunità terapeutiche nel trattamento delle arteriopatie: pareri a confronto Il medico; F Ferrara Il chirurgo:Gaetano La Barbera
G Costanza – M Ballo
Cardiomiopatie nelle malattie infettive P. Quartararo
O Ingrassia G Reina Fabio Nicolò Oddo
la sindrome di Brugada; diagnosi, terapia e prognosi U Giordano
G D’Alfonso - C Gennaro- L Lo Presti
Profilassi trombo embolica nello scompenso cardiaco A Monteverde
E Vinciguerra R Ditta Ignazio Ferraro

Inaugurazione
lettura R Arena Quello che veramente ami.
Il cuore e le sue ragioni


venerdì 7
prima sessione
Gestione e prospettive nelle cardiopatie

D Campisi – A Monteverde
Il ruolo del concelling nella gestione delle malattie croniche D Sinagra
G. A. Rotolo G Salinas Giuseppe Caltagirone Carmelo Maurizio

lettura Farmacogenomica: presente e futuro Achille P Caputi
discussant C Genova

Seconda sessione
La valutazione dell’efficienza fisica nei diabetici e cardiopatici
A. Palma A. Caimi
Dalla sindrome metabolica al diabete E Carmina
I Patanella, G Ridola Giorgia Amoroso
Metodi di valutazione dell’efficienza fisica M Traina
M Cavora F Iannello – Manuela Mezzero
Le attività motorie sportive e di palestra nel paziente diabetico complicato e non Attività motorie: A Cataldo
Attività di palestra e fitness: A Bianco
Attività sportive: D. Zangla
G Savalla, A Salamone, Virzì

Tavola rotonda la riabilitazione del diabetico cardiopatico
Modera: G. Oddo, Quattrocchi, M Traina
G. Allegra (diabete ed idoneità lavorativa), A Di Piazza (metabolismo e nutrizione), A Giglio (l’atleta diabetico)

terza sessione Sicilia cuore Roma Milano Palermo

Palermo: Le malattie cardiovascolari nell’anziano G Gruttadauria - C Pasquale

Palermo La stratificazione del rischio coronarico nell’anziano L J Dominguez
G Antista A Ferlisi
Roma BPCO e compromissione cardiaca S Carlone
Milano Eventi cardiovascolari durante OSAS A Macchi

Milano: nasce una nuova popolazione: gli orfani dei dicumarolici
Roma Evidenze cliniche dei nuovi farmaci G Germanò
Roma La nuova gestione del paziente fibrillante S Carugo
Milano L’ottimizzazione delle risorse gestionali su questa popolazione E Nardi
C Genovese Daniele Torres

Roma: nuove tecniche d’imaging cardiovascolare
Milano Eco 3 D S Carugo
Palermo RNM e TAC M Midiri
R Airò Farulla
Roma Emodinamica G Sardella

Consiglio direttivo NAZIONALE CFC

sabato 8
Corso Pharmacuore 2011
Aggiornamenti in ambito farmacologico

Modera: - G. F. Guida -
M Pastorello

Farmaci generici: efficacia e sicurezza Michele Visconti
B Chiaramonte A Cuzzupoli

Ricerca clinica F P Alesi
Alaimo A S Lavatura Giorgio

Dati di consumo e farmaco-vigilanza dei farmaci cardio-vascolari Silvana Mansueto
A Salmeri - G J Ruvolo

Relazione congiunta farmacista + medico + infermiere
Quale ruolo per le farmacie territoriali alla luce della legge 57 del 10-3-11 Mario Bilardo
V Ancona- G Mazza – M Salvaggio

Corso cardionursing 2011
Modera: C Gugliotta - C Scaglione
Il ruolo del nursing nella gestione integrata del paziente cronico

PTA: l’ambulatorio infermieristico F. Calavà
M Di Giovanni F Mandalà R Palermo
Percorsi diagnostico-terapeutici C. Gugliotta
P M Fraziano F Lavieri, R Palermo
ADI, hospice G. Pollina
M R Plaia S Fontana Rosaria Palma

Relazione congiunta Infermiere + medico+ farmacista Le farmacie territoriali M Bilardo V Ancona- G Mazza – M Salvaggio


Concorso fotografico: I linguaggi del cuore

Ore 12.30 Intervento maestro Zora
seguirà premiazione concorso fotografico

Ore 13.00 Assemblea Sezione Regione Sicilia Collegio Federativo di Cardiologia

Coordinatore concorso fotografico: D. Di Vincenzo
Giuria concorso: S Veneziano, C Zarcone, D Zora

Segreteria scientifica Pharmacuore G. Lupo, G Ruvolo
Segreteria Scientifica Cardionursing: C. Gugliotta


Agenzia organizzatrice: meeting § creative 091-7720163
segreteria@meetingandcreative.com

Responsabili scientifici: D Di Vincenzo, G. F. Guida, A. Monteverde, M Traina
Patrocinio Azienda Universitaria Palermo
Palermo Parla www.palermoparla.it

martedì 3 maggio 2011

Electronic health records

Fascicolo sanitario elettronico
Apro la discussione su un tema su cui sia il Garante della sicurezza che il Ministero della Salute si sono espressi emanado linee guida per la creazione di file sanitari individuali gestiti nell'ambito dei servizi sanitari regionali, nazionali ed europei.
Su questo tema puoi consultare il mio articolo pubblicato sul sito dal Council for cardiology practice dell'European Society if Cardiology
Una delle possibilità di tale fascicolo è quella di utilizzarlo per le ricette sanitarie.
Il ministro Renato Brunetta ha sostenuto, in un recente incontro, che forti lobby impediscono la ricetta medica on line. Il ministro ha anche aggiunto «Rispetto ai certificati medici on line che sono riuscito a introdurre, a contrastare contro le ricette via internet ci sono lobby più forti, ma ce la farò in qualche mese. Esse permetteranno un risparmio di cinque miliardi di euro in truffe, imbrogli e scadenze: questi cinque miliardi di euro si stanno difendendo con tutte le forze», La ricettazione elettronica renderà, infatti, visibile il flusso di spesa farmaceutica nelle diverse regioni italiane.

venerdì 4 marzo 2011

Mercato IT nel 2010

L'IT ha grande inportaza nella riorganizzazione e sviluppo della gestione sanitaria in Italia. Di seguito i dati del mercato globale rispetto al 2009
Mercato ancora con il segno negativo, ma con timidi segnali di ripresa.

Spesa End User Rispetto al 2009

Hardware 2,8%
Software -5,4%
Servizi di sviluppo -6,5%
Servizi di gestione -4,4%
TOTALE IT -2%
TLC Fissa -5,4%
TLC Mobile 5,7%
TOTALE TLC 0,8%
TOTALE ICT -0,3%

giovedì 24 febbraio 2011

Diabetes and cardiovascular disease. Findings from some new studies

More than one in 10 heart disease deaths may be attributable to diabetes, researchers say.

In a meta-analysis of more than 100 studies, published in the Lancet diabetes was associated with a twofold increased risk of the disease and was estimated to be accountable for 11% of vascular deaths, according to Nadeem Sarwar, MD, of the University of Cambridge in England, and colleagues.

“In this decade, about 10% of vascular deaths in populations in developed countries have been attributable to diabetes in adults, corresponding to an estimated 325,000 deaths per year in high-income countries alone,” Sarwar and colleagues wrote.

“This burden will increase if the incidence of diabetes continues to rise, even if rates of vascular disease continue to fall because of decreases in smoking, improvements in treatment, or other reasons,” they added.

There have been uncertainties about the magnitude of associations between heart disease risk and stroke, and diabetes and fasting glucose concentration.

So to quantify those associations for a wide range of circumstances, the researchers conducted a meta-analysis of individual risk factors in patients without vascular disease from studies in the Emerging Risk Factors Collaboration.

They included 698,782 patients in 102 prospective studies. The mean age was 52 and 43% were women, with the majority in Europe, North America, and Australia, and the remainder in Japan or the Caribbean.

A total of 7% of patients reported a history of diabetes at baseline.

Overthe increade risk for cardiovascular disease in diabetes was as follow:

* Coronary heart disease: HR 2.0, 95% CI 1.83 to 2.19
* Ischemic stroke: HR 2.27, 95% CI 1.95 to 2.65
* Hemorrhagic stroke: HR 1.56, 95% CI 1.19 to 2.05
* Unclassified stroke: HR 1.84, 95% CI 1.59 to 2.13
* Other vascular deaths: HR 1.73, 95% CI 1.51 to 1.98

The researchers said that risk was about a third higher for fatal than nonfatal myocardial infarction, “perhaps suggestive of more severe forms of coronary lesions in people with diabetes than those without, differential response of the myocardium to ischemia, or possibly in part, differential coding of deaths from coronary heart disease.”

Furhtermore risk of heart disease among diabetics was higher in women than in men, in patients ages 40 to 59 than those 70 and up, in nonsmokers than in smokers, and in those with below-average systolic blood pressure.

Risk of stroke was higher in women, the same younger age group, and in those with above average body mass index (BMI).

Also, at an adult population-wide prevalence of 10%, diabetes was estimated to account for 11% of vascular deaths, they added.

Yet only moderate associations were found between impaired fasting glucose and risk of heart disease and stroke.

Fasting blood glucose concentration was non-linearly related to vascular risk, with no significant associations between 3.90 mmol/L and 5.59 mmol/L.

But risk of heart disease increased with increasing plasma glucose concentrations:

* 5.60 to 6.09 mmol/L: HR 1.11, 95% CI 1.04 to 1.18
* 6.10 to 6.99 mmol/L: HR 1.17, 95% CI 1.08 to 1.26

The researchers added that risk was “substantially higher” among those with concentrations of 7 mmol/L or higher.

The study was limited in that it may not be generalizable to patients in low- or middle-income countries.

In an accompanying commentary, Hertzel C. Gerstein, MD, of McMaster University in Hamilton, Ontario, said it remains unknown whether the spectrum of dysglycemia is causally related to cardiovascular outcomes.

Trials of glucose-lowering therapies have shown a modest reduction in myocardial infarction, but “the size of the effect strongly suggests that glucose is not the only player,” he wrote. Others could include fatty acid and lipoprotein metabolism, visceral fat deposition, hepatic function, and renin-angiotensin, among others.

Furhert studies are neede to evaluate these open questions.

martedì 15 febbraio 2011

La Stivale è più corto. Superato il digital-divide

L’Italia apre alla banda larga. Il governo ha deciso di sbloccare 100 milioni di euro per sviluppare la nuova tecnologia di connessioni super-veloci e per azzerare il digital divide tra le diverse parti dello stivale. L’annuncio è stato dato dal ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. “Inizia oggi il percorso della banda larga - ha spiegato Romani in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri - Abbiamo deciso con il ministro Tremonti un finanziamento di 100 milioni sui fondi Fas”. Questo stanziamento, con cui il governo punta ad azzerare il divario digitale entro la metà del 2012, rappresenta la prima fase di un progetto il cui valore complessivo ammonta a 9 miliardi di euro che serviranno a raggiungere il 50% degli italiani con la banda larga. Il resto dei fondi, ha continuato Romani, saranno ottenuti “con il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti sia in equity sia in conto finanziamento”. Il progetto, inoltre, ha specificato il ministro, attiverà “3.000 cantieri e darà lavoro a 30.000 persone”. Un’accelerazione nel settore dell’Information Techology che era atteso da tempo e che servirà a rivitalizzare le sorti di un settore che nel nostro paese è ancora piuttosto arretrato. Appena cinque giorni fa Informa, aveva riportato uno studio di I-Com che evidenziava come la diffusione della banda larga in Italia raggiungesse solo l’1,56% delle famiglie contro il 21% della Lituania e il 12,9% della Svezia. Un risultato che pone il nostro Paese al quattordicesimo posto tra i trenta paesi Ocse analizzati. Un ritardo che il governo vuole sanare dal momento che, secondo l’Ocse, per ogni euro investito in progetti di banda larga se ne generano 4 di Pil. Dall’opposizione, però, lo stanziamento di oggi viene considerato insufficiente per azzerare il ritardo. Secondo il deputato e capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, “lo stanziamento deciso oggi dal Governo per lo sviluppo della banda larga non è altro che una goccia nel mare di una innovazione che richiede impegni più consistenti. Il Paese galleggia drammaticamente da mesi nell'incertezza di investimenti pubblici sul settore delle telecomunicazioni, abbandonando gli operatori privati del settore sulle cui spalle pesa un lavoro di supplenza che invece il governo dovrebbe mettere in cima all'agenda, specie se guarda alle nuove tecnologie come ad una leva per uscire dalla crisi economica”. La cifra stanziata, 100 milioni, è pari a un ottavo degli 800 milioni promessi in passato e slittati più volte. “Dopo che il Governo Berlusconi ha dirottato su altri obiettivi - spiega Meta - gli 800 milioni per la banda larga, e con l'affossamento del Piano Romani di cui non vi è più traccia, i fondi decisi oggi dal governo non sono altro che briciole gentilmente concesse dal ministro Tremonti che non ha mai creduto nella leva dell'innovazione tecnologica per sostenere l'economica italiana”. ''Non possiamo permetterci di perdere altro tempo perché, così come è indicato dagli studi dell'Ocse, il Pil nazionale può aumentare di 1,5 punti (20-25 miliardi di euro), solo grazie agli investimenti in banda larga. Per questo è utile - conclude Meta - che il Governo si dia una mossa se intende rispettare le scadenze indicate dall'Ue, che ci chiede di garantire l'accesso veloce ad internet entro il 2013, e le esigenze delle imprese e degli italiani che trovano un freno insopportabile nell'attuale digital divide che colpisce allo stesso modo il nord ed il sud del Paese”.

venerdì 4 febbraio 2011

CFC Sicilia 2011

Sicilia Cuore 2011 - CorMed 2011
II Congresso Regione Sicilia Collegio Federativo di Cardiologia
6-8 ottobre 2011


Quali novità nel trattamento delle cardiovasculopatie?
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Topics
• Cardiopatia ischemica
• Rischio residuo e nuove opportunità terapeutiche nelle cardiovasculopatie
• Scompenso cardiaco e valvulopatie
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• Malattie cardiache, rare e non rare
• Il rischio clinico in cardiologia
• Nuovi obiettivi organizzativi in cardiologia
• I percorsi assistenziali dello scompenso cardiaco in Europa

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martedì 25 gennaio 2011

Cardiological practice

Many studies confirm a great advantage of olistic vision in cardiological clinical approach. This general practice considers the patients first as a person, within their family, community and workplace. Known often as a holistic approach this merges readily into modern views of patient-centred care, and of patients as partners in their care. Beyond all this is an additional element; people who become unwell have needs that are social and psychological. Meeting those needs will improve their health and aid recovery. There is a developing evidence base on the psychosocial, and physical costs of not meeting these needs, and on the positive effects of changing the way in which we care, and the environment in which we offer care. (Balint et al)