venerdì 1 gennaio 2010

Auguri 2010

Inizia l'ultimo anno di una decade di fuoco. La decade del nuovo millennio, degli anni del futuro, delle fantasie, delle profonde trasformazioni della scienza e della cultura.
Un nuovo anno entra carico di aspettative, ansie, desideri. Poche certezze. Ci stiamo lasciando alle spalle le macerie di una crisi profonda che ha colpito tutti gli ambiti economici e sociali.
Gli anni che ci hanno fatto conoscere la globalizzazione in tutti i suoi aspetti negativi. L'interdipendenza dei mercati, la pesante influenza del nuovo colosso indio-cinese, il ridimensionamento dell'aquila americana, le profonde incertezze e le divisioni dell'Europa. Un'Europa ancora vittima delle lotte ideologiche del secolo breve (in particolare in Italia) che pur forte delle proprie origini giudaico-cristiana, della propria cultura scientifica e filosofica e delle proprie tradizioni giuridiche non riesce a trovare una identità condivisa da trasferire sul piano organizzativo e politico.

Un'Europa che tragga linfa da quel crogiuolo di arti e scienze che è il Mediterraneo e che sia capace di far sentire la propria voce in un mondo globalizzato. Solo con un'Europa unita, forte, democratica e libera potremo contrastare gli assalti terroristici ed economici che infiammano i nostri anni. Ancora una volta, infatti nel corso della storia, il nostro modello potrà divenire il faro, l'esempio e la guida che possano comprendere e superare gli altri.

L'Italia si è sforzata di fare la sua parte, ma i soliti attacchi strumentali di una certa parte politica ne riducono l'efficacia. E', comunque, un momento buono per crescere, per riformare le nostre strutture politico-istituzionali. Per trovare quella unità di intenti che dal dopoguerra ad oggi si è dimostrata essere una chimera.

In Sicilia la lotta al crimine organizzato ha raggiunto livelli mai ottenuti e sperati. La coscienza sociale è cresciuta. La maggiore presenza dello Stato ci aiuterà in questa impresa. Ne trarrà giovamento tutto: la sanità, l'ambiente, l'economia, l'occupazione, la fiducia in noi stessi.
Ancora una volta gli uomini di buona volontà dovranno continuare a fare il loro dovere.

Forza italiani, forza siciliani è questo l'anno della riscossa!

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